Si tratta di una vettura concepita, progettata e prodotta interamente in Italia, "made in Italy" verso il quale la vettura è molto legata, sia dal punto di vista dell'immagine che della produzione. Una vettura progettata e sviluppata per essere esclusivamente a trazione elettrica e non derivata da un progetto già esistente. Infatti molte aziende concorrenti, in quel periodo, sostituivano il motore termico del veicolo con una motorizzazione elettrica, il cosidetto retrofit.
L'alimentazione e la trazione è totalmente elettrica ed è caratterizzata dal peso contenuto, come del resto lo sono anche le dimensioni.
Il 26 settembre 1990 il marchio MICRON fu registrato presso la camera di commercio di Macerata con la domanda MC1990C015673. La registrazione avvenne il 14 aprile del 1993.
A tutt'oggi è in corso di validità.
Nello stesso periodo antecedente lo sviluppo e costruzione del veicolo Micron, l'azienda si rivolse agli uffici della comunità europea per avere dei contributi finanziari al fine di agevolare la buona riuscita del progetto.
Fu presentata una domanda al progetto comunitario THERMIE riguardante lo sviluppo e ricerca per il trasporto ad energie alternative.
La domanda ebbe esito negativo e tutti gli sforzi finanziari furono supportati dall'azienda stessa mentre nello stesso periodo il progetto Fiat Panda Elettra fu agevolato da contributi statali.
La vettura Micron viene presentata nel 1992 al 2° G.P. internazionale formula E all'autodromo di Monza (in concomitanza con il Gran Premio di Formula 1) partecipando con una Micron Racing.
Da notare la velocità massima registrata in gara che fu di 145 km/h.
Le prove nelle varie gare disputate nei campionati italiani categoria elettro-solari 1992-1993-1994 furono un banco di prova molto importante per la messa a punto dei vari componenti meccanici e per lo sviluppo delle prestazioni e soprattutto per migliorare l'autonomia. Da ricordare le competizioni nel circuito di Varano de Melegari, nei giardini Margherita di Bologna, nel parco del Valentino a Torino e nelle cronoscalate di Bolzano-Mendola, Ascoli-colle san Giacomo.
Nell'anno 1994 vennero comunicati i prezzi delle due versioni di Micron alle riviste specializzate nel settore auto.
Il mensile Gente Motori pubblicò il listino prezzi della vettura elettrica nell'anno 1994.
Sempre nello stesso periodo anche la rivista specializzata Quattroruote dedicò un listino prezzi per le auto elettriche commercializzate.
Fra le varie case costruttrici anche Mazzieri con la Micron.
La rivista bimestrale Auto elettrica dedicò la copertina alla Micron nel numero gennaio/febbraio 1993.
Nelle pagine interne del bimestrale si parla inoltre della gara di Monza e dell'ottimo debutto con un 3° posto.
Nel 1992 iniziarono le prove per superare i vari test nel Centro Superiore Ricerche Prove Autoveicoli di Roma.
Nel 1993 fu certificata l'omologazione europea per il veicolo nelle due versioni a 2 posti modello PMCEA e 4 posti modello PMCEP con il rilascio del documento di conformità alla circolazione stradale.
Nel 1995 il primo ad interessarsi ed acquistare i veicoli fu la società Griesser Elektro AG di Marthalen (Zurigo) Svizzera che già commercializzava il veicolo elettrico Kewet di fabbricazione danese ma attualmente rilevata da un'azienda norvegese.
I motivi per cui il commerciante svizzero apprezzò la Micron furono le migliori prestazioni di autonomia e inoltre la disponibilità di 4 posti.
Sempre nell'anno 1995 la società portoghese R.D. Contreiras Electricidade,LDA di Loures acquistò un veicolo Micron e divenne esclusivista per il Portogallo costituendo la società Ameteca-comercializaçao de automoveis, LDA.
La vettura è stata acquistata da enti pubblici:
n° 2 vetture elettriche sono state vendute alle Poste Italiane